Il suono è uno dei principali universi sensoriali che caratterizzano e definiscono la vita di tutte le specie viventi in natura.
L’enciclopedia Treccani definisce il suono come “la sensazione percettiva prodotta nel cervello da un’onda meccanica che si propaga nello spazio grazie al trasferimento di energia tra le particelle che costituiscono il mezzo di propagazione, per esempio le molecole d’aria”. Dunque, il suono è costituito da tutte le vibrazioni che, a partire da una fonte sonora, si propagano fisicamente in un mezzo di trasmissione fino ad arrivare al nostro orecchio. Quando un oggetto – la fonte vibra, trasmette le vibrazioni alle particelle a esso adiacenti spostandole dalla loro posizione di equilibrio e facendole muovere. Ciascuna particella, a sua volta, trasmette l’energia alle particelle vicine permettendo così la diffusione del suono. Le particelle del mezzo si muovono solo grazie al moto ondulatorio dato dall’onda acustica.
Il suono non può viaggiare nel vuoto. In quanto onda meccanica, ha bisogno di un mezzo fisico, solido, liquido o gassoso, per poter essere trasmesso. L’aria è il mezzo di propagazione più comune. Con un po’ di attrezzatura si può fare un esperimento “casalingo”: si inserisce un campanello all’interno di una campana di vetro chiusa ermeticamente e collegata a una pompa per il sottovuoto, si noterà come, a mano a mano che l’aria al suo interno diminuisce, il suono del campanello farà fatica a propagarsi, attenuandosi fino a non essere più udibile una volta esaurita l’aria dentro al contenitore.
Lo stato e la temperatura del mezzo di propagazione del suono determinano la sua velocità; se nell’aria questa si attesta attorno ai 340 m/s, nei liquidi e nei solidi essa cresce sensibilmente. Ecco perché, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il suono di un’elica di motoscafo si sente prima e meglio quando si ha la testa sott’acqua.
Per saperne di più, ascolta la video lezione link http://www.raiscuola.rai.it/programma-unita/memex-il-suono/210/32102/default.aspx