Il lockdown imposto alle nostre città a seguito dell’emergenza sanitaria da Corona virus ha fatto registrare un brusco calo di decibel sulle strade italiane.

La chiusura delle scuole, lo smart working e la prescrizione generale di rimanere in casa hanno portato a una diminuzione del 70% del traffico veicolare e, di conseguenza, di inquinamento acustico.

Nella città di Torino, dove l’Arpa – agenzia regionale per la protezione ambientale – si è occupata delle rilevazioni sonore in 11 punti di campionamento, i valori riscontrati sono rientrati nei limiti imposti per legge di 65 decibel di giorno e 55 di notte. E nelle strade più trafficate è stato registrato un calo di inquinamento acustico di 30 decibel!

Valori conformi – un rumore medio di 62 decibel – sono emersi anche dalle oltre 200 misurazioni effettuate tra febbraio e luglio nella città di Napoli con il noise tracker dell’app Amplifon “Ci Sentiamo Dopo”.

Lo stesso vale per la città di Padova, dove uno studio effettuato nelle diverse province venete ha osservato una diminuzione del livello sonoro diurno in media di 6 decibel, che equivale a una riduzione di circa ¼ del rumore. Uno scenario acustico davvero insolito!