Si tratta di un esperimento che può essere svolto da tutti. Richiede pazienza e attenzione e, come per tutti gli esperimenti, il metodo per riuscire è “provare e riprovare”. L’attività può essere svolta a casa, insieme alla propria famiglia: sarà un momento di svago e divertimento, ma anche di apprendimento.

Oppure può essere guidata dal docente, che potrà chiedere ai propri studenti di riprendere in video l’esperimento e condividerlo con i compagni attraverso le piattaforme didattiche attualmente in uso nelle diverse scuole, per commentarlo e imparare tutti insieme.

È possibile intonare il famoso Inno alla gioia di Beethoven con dei bicchieri pieni d’acqua. Sperimentiamo per credere!

Cosa serve: 7 bicchieri uguali di vetro, una brocca d’acqua, una matita, il registratore dello smartphone.

Procedimento: allinea i bicchieri sul tavolo e riempili parzialmente d’acqua in modo che si presentino più o meno come nella foto. Ogni bicchiere avrà quindi un po’ meno acqua di quello alla sua sinistra. Ora, con la matita, colpisci leggermente, ma in modo deciso, sul fianco di ogni bicchiere.

Cosa succede? Il suono emesso da ciascun bicchiere sarà diverso. Maggiore è la quantità di acqua, più bassa è la tonalità del suono. Puoi aggiungere o togliere un po’ d’acqua in ogni bicchiere per modificare i suoni. L’ideale è creare una vera e propria scala musicale!

Per mettere in campo la tua creatività, lo stesso esperimento puoi realizzarlo sostituendo la bacinella con un cartoncino: ti basterà avvicinare la fonte sonora per vedere crearsi fantastici disegni. Con una matita ricalca le sagome dei disegni e liberale dai granelli. Ora puoi nuovamente riempire queste forme con il pepe o con qualsiasi altro tipo di granello incollandolo con la colla vinavil, oppure colorarle secondo il tuo gusto personale. Scatta una bella foto e condividila con i tuoi compagni per realizzare un album di disegni di classe!

  • Conclusione: Sappiamo che le vibrazioni producono il suono. Quando battiamo sul fianco del bicchiere, questo ne provoca uno. La frequenza della vibrazione dipende dalla quantità d’acqua e vetro che vengono coinvolte dalla vibrazione. Più c’è acqua, più lenta è la vibrazione e più basso è il tono.

Continua fino a che avrai intonato tutti i bicchieri, inventando motivetti come se stessi suonando uno xilofono. Registra la tua melodia e falla ascoltare agli altri, chiedendo loro di indovinare quale strumento stai suonando.

Sperimenta poi bicchieri completamente diversi tra loro. Pur ottenendo le stesse note della scala (è sempre la quantità d’acqua che lo definisce), avrai probabilmente sonorità diverse. Divertiti a provare! Per i musicisti: complicate le cose aggiungendo bicchieri per produrre semitoni (quelli intermedi tra una nota e l’altra, che si chiamano “bemolle” e “diesis”). A questo punto potrete fare un vero concerto!