Ascoltare la musica in cuffia a tutto volume è un piacere che dà colore e sapore alle nostre giornate. Questa abitudine però, a lungo andare, può rivelarsi dannosa per la nostra salute. Si prevede che entro il 2050 circa un miliardo di persone, ovvero una su dieci, avrà un calo d’udito a causa di un utilizzo errato di dispositivi come gli smartphone e i lettori audio.
L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità da tempo si sta occupando di questo problema con il progetto Make Listening Safe. Insieme all’ITU – International Telecommunication Union, nel 2019 ha stabilito un nuovo standard internazionale per la produzione e l’uso di dispositivi audio e smartphone, con l’obiettivo di rendere l’ascolto più sicuro. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha utilizzato queste parole per spiegare il valore del programma: “Dato che abbiamo il know-how tecnologico per prevenire la perdita dell’udito, non dovrebbe accadere che tanti giovani continuino a danneggiarsi l’udito mentre ascoltano la musica. Questo nuovo standard farà molto per proteggerli”.
Gli apparecchi dovranno essere dotati della funzione Sound Allowance, ovvero un software in grado di tracciare un profilo delle modalità di ascolto, controllando sia la durata sia il volume del suono in cuffia, e di informare l’utente in modo che sia consapevole dell’esposizione o meno al pericolo. Il software è inoltre dotato di una funzione di riduzione automatica del volume e, nel caso dei minori, di controllo da parte degli adulti.